domenica 9 gennaio 2011

SOSTIENE PEREIRA - Antonio Tabucchi

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Pereira finì di mangiare la sua omelette, fece un cenno al cameriere e si fece portare un'altra limonata. Sono stupito della sua impudenza, disse, non so se si rende conto di quello che mi sta chiedendo, e poi cosa potrei trovare? Una stanza d'affitto, disse Monteiro Rossi, una pensione, un luogo dove non stanno troppo a guardare i documenti, lei deve sapere di luoghi del genere, con tutte le sue conoscenze.

Tutte le sue conoscenze, pensò Pereira. Ma se lui, di tutti quelli che conosceva, non conosceva nessuno, conosceva padre Antònio al quale non poteva rifilare un problema del genere, conosceva il suo amico Silva, che stava a Coimbra e sul quale non poteva contare, e poi la portiera di Rua Rodrigo da Fonseca che forse era un'informatrice della polizia. Ma all'improvviso gli venne in mente una pensioncina della Graça, sopra il Castello, dove andavano le coppiette clandestine e dove non chiedevano i documenti a nessuno. Pereira la conosceva perché una volta il suo amico Silva gli aveva chiesto di prenotargli una camera in un luogo discreto dove doveva passare una notte con una signora di Lisbona che non poteva affrontare scandali. E così disse: me ne occuperò domattina, però suo cugino non lo mandi o non lo porti in redazione, per via della portiera, lo porti domattina alle undici a casa mia, ora le do l'indirizzo, ma niente telefonate, per favore, e cerchi di esserci anche lei, forse è meglio.

Perché Pereira disse così? Perché Monteiro Rossi gli faceva pena? Perché era stato alle terme e aveva parlato in maniera così deludente con il suo amico Silva? Perché sul treno aveva trovato la signora Delgado che gli aveva detto che bisognava fare qualcosa comunque? Pereira non lo sa, sostiene. Sa soltanto che capì di essersi messo nei guai e che doveva parlarne con qualcuno. Ma questo qualcuno non c'era in giro e allora pensò che ne avrebbe parlato con il ritratto di sua
moglie quando sarebbe ritornato a casa.
E infatti così fece, sostiene.


da "Sostiene Pereira", di Antonio Tabucchi, Ed. Universale Economica Feltrinelli, 1999, pagg. 81-82.


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